BENVENUTO NEL SITO DI GIOVANNI BOSSI

 

La critica

La pittura dell'artista rosaschese non rispecchia il dato reale ma ricerca in forme nuove, espressioni ed aspetti che si diversificano passando attraverso preziosità calligrafiche, ridondanze della contemplazione panica.

I suoi quadri rappresentano non un modo per viverci, ma sembrano antenne le cui complicazioni acquistano una eccessiva, storicamente, determinazione: flora e fauna d'un regno fascinoso, vivo, pieno di movimento e animazione.

Verso rive sconosciute va questa pittura che non misura il rischio e non teme la tempesta. Miraggi, dolci ritorni, abbandonati all'ombra limpida del giorno o della notte, cose che non è necessario conoscere.

Pittura drammatica, staccata dal tempo e dallo spazio, edera che si abbarbica all'occhio, alle sensazioni, ai sentimenti e li fa trasalire.

Colori sciolti nel ritmo, arditi nelle immagini, naturali e spontanei ma vicini alla forza benefica del silenzio.

Colori protetti dall'anima costante e invincibile. Schietti, nitidi, scolpiti, densi, ricchi, trepidi.

Le figure sembrano colte nel rimpianto del tempo, tra venti e aromi, vibranti intimità di accento.

Pittura, quindi, solo sognata nel respiro ampio della tensione, dove passa il fremito di una "felicità pura" che gli uomini non sanno trovare. Felicità tanto perfetta, coloristicamente, da essere irraggiungibile... e solo sognata.

 

Hanno parlato di Giovanni Bossi periodici come: Arte e cultura; La Provincia Pavese; L'Informatore Lomellino; L'Araldo; Il Giorno; L'Informatore Vigevanese; L'Eco di Sannazzaro; L'Aurora della Lomellina

 

"La critica, dovrebbe smetteredi sprecare fiumi di inchiostro, tempo e tonnellate di carta togliendo la vita a migliaia di alberi e di conseguenza ossigeno a questa nostra martoriata terra, per scrivere recensioni con migliaia di parole e paroloni. I veri artisti non ne hanno bisogno, sono le loro opere a parlare, a suscitare emozioni con armonie di forme, colori e invenzioni. L'amico Giovanni ne è l'esempio. Le sue opere affondano "come le ancora secolari quercie". Le sue radici nel fertile terreno della storia. Basta guardarle per capire che non hanno bisogno di nessun commento. Almeno questo è quello che io penso."

Un Amico

 

"Non c'è cielo abbastanza per contenere la fuga immensa delle sue stelle, nè pergolati per appendervi all'alba le mie ghirlande di sogni"

Prof. G. dell'Orbo

 

La cifra stilistica del pittore Giovanni Bossi

"Il campo pittorico di Giovanni Bossi è come il sorgere dell'aurora novella nel cielo d'oriente della 'Cascina Biana' percorrendo la strada per Robbio. Questa tematica è la costante compresenza delle sue opere al cospetto di scenari di spazio e di tempo. I suoi colori emergono come giardini freschi e il ronzio delle api, tra l'equinozio della primavera e l'equinozio dell'autunno sul contrasto tra immaginario e reale. Da tempo l'artista ha scalato gradini di meditazione sulla pittura che ora è investigata in tutte le valenze scoperte della sua traiettoria, sicché le immagini che si focalizzano sulla tela, fluiscono nella luce di un singolare meccanismo espressivo attivato dall'indubbia perizia dell'autore.

Sotto il fiotto della luce, a campo largo, d'incanto prendono rilievo quadri d'atmosfera rivestiti di colori che, come giostra lumescente, funambolano dal cielo alla striscia di terra di casa sua, dove ferve il lavoro artistico e poetico, luogo d'incontro dei suoi codici espressivi.

Le forme aperte delle immagini sono sempre, per il pittore, trame spaziate in dissolvenze incrociate che scarnificano i lineamenti identificabili delle vicende, per farne "musica, corpo, movimento, armonia", a propagare un'onda più assorta di stupore, di sfuggenti pensieri tesi a una ricognizione volutamente fiabesca.

Avvinti e segregati, i colori simili a sincroniche espressioni della natura, si manifestano accesi e innescati alla puntuale traccia della luce: si presentano gremiti di rispondenze dall'ammalio vermiglio al violetto, al transito prolungato dell'arancio, del giallo, dell'azzurro unito con il bianco. Tale abito è subito dismesso nel proporsi di una successiva fascinosa scenografia trascolorante.

Il peso illustrativo delle immagini dell’artista Giovanni Bossi, ha sempre il suo spessore definitivo per rispondere al ritmo cardinale della visione che necessita di presentarsi bilanciata dalla perfetta consonanza e rispondenza del colore verde e del celeste metallico.

Sulle pagine pittoriche dell'artista rosaschese Giovanni Bossi, tanto più trascorre il tempo, si verifica la giustificazione del suo successo premiato da numerosi riconoscimenti che lo mettono in grado di trasmettere, in modo specifico, i suoi obiettivi."

Prof. G. dell'Orbo

Rosasco, 30 settembre 2013

 

"Non c'è mai un momento in cui tu possa dire: ho lavorato bene e domani è domenica. Come ti fermi ricominci. Puoi lasciare da parte un quadro e giurare che non ci metterai più mano, ma non puoi mai dire la parola: fine"

Giovanni Bossi